mercoledì 29 febbraio 2012

Marzo 2012 de Il Giardino delle Ore

L'arrivo della primavera coinciderà con due appuntamenti importanti per la compagnia Il Giardino delle Ore.
Oltre al proseguio della stagione Incursioni Teatrali 2011/2012 arrivata ormai al suo penultimo appuntamento:  l'ospitalità della compagnia Odemà in scena il 30/03/2012 con il pluripremiato A Tua Immagine continuerà la tourneè di Due Pezzi di Pane che tornerà in scena a Solaro(MI) il 24/03/2012
di seguito i dettagli dei due appuntamenti:

Sabato 24/03/2012 h 21
DUE PEZZI DI PANE
di e con Maria Cristina Stucchi e Simone Severgnini
IlGiardinoDelleOre
@Teatro di Solaro, via della Repubblica, Solaro (MI)


Venerdì 30/03/2012 h 21
A TUA IMMAGINE
di e con Enrcio Ballardini, Giulia D'imperio e Davide Gorla
OdemaTeatro
Stagione Incursioni Teatrali 2011/2012
@ Teatro Excelsior, via Diaz 3, Erba (CO)




domenica 5 febbraio 2012

Venerdì 17 Febbraio 2012, PRIMA ITALIANA de IL GIARDINO DEI CILIEGI @Teatro Excelsior

"Il 22 agosto il giardino e tutta la proprietà andranno all'asta! Altre soluzioni, niente, non ce n'è!"
Un monito questo che aleggia, sin dal primo atto, come una scure sulla proprietà di Liuba Andreevna Ranevskaja, ma i destinatari cui è rivolto restano sordi, presi come sono dai loro sogni impossibili e da bisogni nostalgici a cui si aggrappano come naufraghi ad una zattera.
Alcuni se ne accorgono, altri restano a guardare.



Venerdi 17 Febbraio 2011 h21 @ Teatro Excelsior di Erba,
prosegue la rassegna Incursioni Teatrali 2011/2012 con un'eccezionale ospitalità da oltrefrontiera. CambusaTeatro (Locarno, Ch) porta a Erba per la prima rappresentazione italiana la sua nuova produzione, tratta dal testo del grande drammaturgo russo Anton Checov, diretta dal maestro Maurizio Salvallallio e con le musiche originali di Gipo Gurrado e Mell Morcone.
Una pedana in legno, sei sedie e pochi altri elementi avvolti in una scena chiara raccontano la storia del nostro "Giardino"  attraverso i 7 personaggi principali . A dispetto del titolo non abbiamo né alberi, né foglie, né arbusti ma un chiarore diffuso 
che avvolge i personaggi vestiti di verde come a incarnare un giardino che va scomparendo e che, a modo loro, trascinano con sé.